Fonte Wikipedia:
Lo spamming (detto anche fare spam) è l'invio di grandi quantità di messaggi indesiderati (generalmente commerciali). Può essere messo in atto attraverso qualunque media, ma il più usato è Internet, attraverso l' e-mail.
Il principale scopo dello spamming è la pubblicità, il cui oggetto può andare dalle più comuni offerte commerciali a proposte di vendita di materiale pornografico o illegale, come software pirata e farmaci senza prescrizione medica, da discutibili progetti finanziari a veri e propri tentativi di truffa. Uno spammer, cioè l'individuo autore dei messaggi spam, invia messaggi identici (o con qualche personalizzazione) a migliaia di indirizzi e-mail. Questi indirizzi sono spesso raccolti in maniera automatica dalla rete (articoli di Usernet, Pagine Web) mediante spambot ed appositi programmi, ottenuti da database o semplicemente indovinati usando liste di nomi comuni.
Per definizione lo spam viene inviato senza il permesso del destinatario ed è un comportamento ampiamente considerato inaccettabile dagli Internet Service Provider (ISP) e dalla maggior parte degli utenti di Internet. Mentre questi ultimi trovano lo spam fastidioso e con contenuti spesso offensivi, gli ISP vi si oppongono anche per i costi del traffico generato dall'invio indiscriminato.
Bè pensate che l'Italia è già sesta nella classifica generale della produzione di spam!
Pensate che l'invio di spam è cresciuto dal 92,3%, registrato i primi 3 mesi del 2008 al 96,5% fino ad ora.
Secondo Sophos( un'azienda di capitali privati) la classifica dei primi 12 si pone così: al primo posto gli Stati uniti, con il 14,9% di spam, seguiti da Russa (7,5), Turchia, Cina e Brasile. L’Italia si colloca in sesta posizione, con il 3,6%; a pari merito con la Polonia, mentre l’ottava posizione è occupata dalla Corea del Sud. A pari merito in nona posizione Gran Bretagna e Spagna, undicesima posizione per la Germania e dodicesima per l’Argentina.
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